28 marzo 2007

Prozac anche a bambini di 8 anni?!


L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) si è adeguata alle indicazioni dell'Autorità europea dei farmaci Emea e ha esteso le indicazioni terapeutiche del medicinale anche a "bambini e adolescenti di otto anni di età ed oltre" in caso di "episodio di depressione maggiore di grado da moderato a grave, se la depressione non risponde alla psicoterapia dopo 4-6 sedute. La terapia con antidepressivo deve essere proposta solo in associazione con una contemporanea psicoterapia".
Scetticismo fra i professionisti. Boccia la decisione, ad esempio, il direttore dell'Istituto di neuropsichiatria infantile dell'Università Cattolica di Roma, Francesco Guzzetta: "L'uso del Prozac nei bambini può essere molto rischioso, poiché non si conoscono tutti i possibili effetti collaterali su pazienti così giovani". Il rischio è quello di "un pericolosissimo abuso o ricorso inappropriato al farmaco".

Link: Ansa.it - Prozac dagli 8 anni; HelpConsumatori - Prozac ai minori;

26 marzo 2007

Adolescenti iperattivi e obesità


Secondo uno studio su Nature, i clinici dovrebbero essere consapevoli di un maggiore rischio di Disturbo da Deficit dell'Attenzione e Iperattività (ADHD) in adolescenti obesi. Dovrebbe quindi essere accertata la presenza del disturbo e proposta una terapia adeguata, in linea con il controllo del peso.

Link: Overweight/obesity and attention deficit and hyperactivity disorder tendency among adolescents

19 marzo 2007

Thp, L'Ormone dell'Irrequietezza Adolescenziale


L'ormone thp (allopregnanolone), un neurosteroide con effetto sedativo prodotto dal corpo in caso di stress per ridurre l'iperattività cerebrale, ha un effetto opposto negli adolescenti. E' la scoperta pubblicata su nature neuroscience. Il Thp agisce sui recettori GABA-A, gli stessi sui quali agiscono i farmaci sedativi. Esso agisce anche su un sottotipo di tali recettori, particolarmente attivo durante l'adolescenza.
Ciò aprirà le porte alla possibilità di agire farmacologicamente sull'irrequietezza adolescenziale; ma la domanda da porsi sarà: è giusto snaturare l'adolescenza? Come impedire un abuso di un eventuale farmaco per l'irrequietezza adolescenziale?