La nuova generazione di videogiochi lascia sbalorditi per l'impatto grafico e la capacità di coinvolgimento. In alcuni casi le immagini hanno la qualità di un film e le storie sono lunghe o, addirittura, virtualmente infinite. Immaginate un serial tv ("Lost", ad esempio) o una soap opera che vi abbia appassionato; ebbene il videogioco ha un elemento in più: voi ne siete i protagonisti e gli artefici.
Non mi sorprende quindi che sia già nata la prima clinica per dipendenti da videogiochi, la quale non solo visita ambulatorialmente, ma prevede anche la possibilità di ricoverare i pazienti.
Mi ha sorpreso invece la considerazione di uno degli addetti ai lavori: "Il problema è che non puoi fare le analisi del sangue o delle urine per verificare a distanza di giorni o settimane se il paziente ha effettivamento smesso di giocare". Lascio ai lettori la libertà di commentare.
Link alla clinica olandese: Smith&Jones.
Fonte: Gamespot.
Segnalazione: NuovoMedia.
09 giugno 2006
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