25 luglio 2006

Nessun vantaggio nei 12 passi degli Alcolisti Anonimi, secondo una ricerca


Review Sees No Advantage in 12-Step Programs - New York Times: "Una ricerca condotta da Marica Ferri, dell'Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio, e pubblicata su The Cochrane Library, mostra che non sono evidenziabili vantaggi nei programmi a 12 passi degli Alcolisti Anonimi, rispetto ad altre forme di intervento quali la terapia cognitivo-comportamentale, la terapia motivazionale o il protocollo per prevenire le ricadute.
La ricerca non permette però di valutare l'influenza diun fattore che potrebbe essere rilevante nell'efficacia di un trattamento: la scelta personale del trattamento che la persona ritiene più adatto alle proprie esigenze."

44 commenti:

Anonimo ha detto...

sono una donna e da 6 anni seguo settimanalmente le riunioni di A.A. Sono rinata a vita, ora sono l'autentica, e non sono più schiava dell'alcol. l'ho accettata come una malattia, non me la sono cercata. Ora i 12 passi, unità , recupero e servizio hanno dato il senso alla mia vita.

arte ha detto...

ho un'associazione che incentiva i gruppi ama fondati sui 12 passi. I gruppi trattano differenti tipi di problematiche, e garantisco che chi partecipa in modo attivo, compresa me, ha avuto risultati che neanche anni di psicoterapia hanno dato.
Forse la ricerca è stata fatta su gruppi che non mettevano in pratica veramente i 12 passi no?
è diffamazione quella che lei fa, non sono dati veritieri.
Non può dire cose che screditano un lavoro che da risultati reali.

Anonimo ha detto...

ho letto l'elenco dei 12 passi, vorrei capire perchè i 12 passi prevedono la fede in Dio? e se uno è ateo? il metodo prevede la fede!?

grazie fin da ora per la risposta

R.

Anonimo ha detto...

Risposta per anonimo
Il metodo più che fede, prevede fiducia a chi ti vuole aiutare.I dodici passi sono dei suggerimenti dove in uno di questi è previsto l'affidamento della propria anima ad un potere superiore, che non necessariamente deve essere Dio.
Per i molti atei che frequentano le riunioni il loro potere superiore è il gruppo stesso, per i cristiani è Dio, per gli islamici è Allah e via dicendo. Molti non considerano affatto questo passo, ma continuano a frequentare i gruppi rimanendo comunque sobri.La vera forza di AA è il metodo dell'autoaiuto:Io, alcolista in recupero, aiuto te che ancora sei in difficoltà,garantendo a me la sobrietà (si diventa più responsabili)e a te un supporto per iniziare il percorso più o meno lungo verso la sobrietà (cominci a fidarti di più del prossimo). Tutti e due abbiamo da guadagnarci. A me è successo così e sono letteralmente rinato (ero arrivato a bere l'alcol denaturato).Chi dice che non c'è nessun vantaggio nei dodici passi cozza contro i milioni di alcolisti anonimi in tutto il mondo che da anni vivono sobri ed aiutano chi è ancora nel problema. Riconoscere che l'alcol è un nemico invincibile e pericoloso e che si è impotenti contro di esso è il primo passo fondamentale da fare. Ammettere una totale sconfitta non è facile per nessuno, lo so, ma se si impara a ridimensionare il proprio orgoglio e nello stesso tempo acquistare una buona dose di umiltà (che è una virtù)da non confondere con l'umiliazione,significa cominciare a guardarsi dentro nel profondo e quindi conoscersi meglio e si inizia finalmente a vivere non più soli ma con persone che nel loro passato hanno sofferto come te e che hanno avuto le tue stesse esperienze, magari con sfumature diverse, più o meno dolorose.Grazie per la tua domanda, è stata molto preziosa per me. Ciao

Irene ha detto...

Ciao
Io frequento un gruppo dei 12 Passi Nicotina Anonimi per il recupero dalla dipendenza dal fumo. Posso dire che senza i 12 Passi avrei smesso ma non sarei riuscita a non riprendere. Quindi posso dirlo: Grazie ai 12 Passi sono 3 mesi 3 settimane e 3 giorni che non fumo. Questa è la prova che i Passi funzionano per tutte le dipendenze!!!
Irene

Anonimo ha detto...

Sono Sabrina,

da circa 10 mesi sono un Al- Anon
gruppo di auto aiuto per co-dipendenti di alcolisti basato sui 12 passi.
Dal commento della Signora Psicologa si evince che lei non ha provato i 12 passi gli ha soltanto letti.
La psichiatria nel campo delle dipendenze può essere un valido aiuto ma senza il Gruppo che ti incoraggia, ti da forza, speranza e condivide con te le medesime esperienze, capibili solamente da chi le affronta, la mera psicologia non serve a molto.
Credere con tutto noi stesso di poter diventare migliori per avere tanta serenità nessun pscichiatra o psicologo riuscurà a trasmettertelo.
Affidatevi ai Gruppi 12 passi, affidatevi...........

Anonimo ha detto...

chiarimenti per .. l'anonimo. i 12 passi non prevedono un dio : e' un programma spirituale e non religioso chiunque pu' partecipare.
3° passo: abbiamo deciso di affidare la ns volontà e le ns vite alla cura di questo potere, per come noi possiamo concepirlo: ad ogni riunione dei 12 passi si ricorda a tutti i pertecipanti che il programma non e' basato su alcuna religione e che chiunque e' il benvenuto a qualsiasi religione appartenga o che non ne abbia alcun . l'unico requisito richiesto e' la volontà di guarire. caro anonimo ti invito a frequentare una riunione dei 12 passi .. capirai !

Anonimo ha detto...

messaggio per marica ferri . molti pscologi e psichiatri dei sert credono nei 12 passi . provi a mettersi in contatto con i professionisti " focus 12 passi " forse capira' qualcosa . mi meraviglio sempre di piu' quando sento questi commenti . sono la moglie di un giocatore conpulsivo per trent'anni ho vissuto nell'inferno . da quando frequento il gruppo gam-anon : famigliari dei giocatori anonimi la mia vita e' cambiata , e' cambiato il mio modo di affrontare la vita e il rapportarmi con mio marito . 12 passi, e' uno stile di vita diverso ,e' crescere spiritualmente , aumenta l'auto stima , si diventa tolleranti verso gli altri e verso se stessi ... si vive con lucidità , con consapevolezza , egr. psicologa la ivito a partecipare a una riunione di 12 passi , qualsiasi sia la dipendenza : 12 passi e' una lingua universale .. credo nei professionisti , ma posso dire che io non ce l'avrei fatta senza il gruppo .

nonnorano ha detto...

non so come la signora Ferri abbia fatto la ricerca, io sono da 33 anni che frequento AA e vi assicuro che la medicna nel febbraio 79 mi aveva dato tre mesi di vita. Sono qui a testimoniare che chi vive e pratica i 12 Passi vive serenamente 24 ore alla volta e gusta e trasmette la gioia di vivere a chi lo circonda. Dio, come ognuno di noi lo concepisce, non sta altro che a farci capire come ognuno di noi abbia bisogno di aggraparsi a Qualcosa più forte di lui, affidandosi a chi vuole solo ed unicamente il suo bene. Beato chi incontra e vive il Programma dei Dodici Passi. Cia
Santino

una psicologa ha detto...

"La ricerca non permette però di valutare l'influenza di un fattore che potrebbe essere rilevante nell'efficacia di un trattamento: la scelta personale del trattamento che la persona ritiene più adatto alle proprie esigenze."
Vorrei sottolineare che non si tratta di scelte o non scelte poichè l'auto aiuto si colloca in un contesto molto più ampio di presa in carico del problema. È uno degli anelli più ampi nel percorso di cura. Purtroppo ancora i professionisti della salute pensano che i gruppi possano togliere il lavoro....non comprendendo che sono una cosa diversa ma non meno importante di una psicoterapia. Questa persona che ha scritto l'articolo vada ad una riunione aperta dei gruppi dei 12 passi...e si renderà meglio conto di cosa si tratta.

15 anni fa... ha detto...

Sono Delia e l'8 settembre ho fatto 15 anni di frequenza in un gruppo dei Dodici Passi. Il mio problema sono le relazioni, sono dipendente dagli altri e questo mi aveva reso la vita incontrollabile. Ho anche tentato di togliermi la vita per ciò che gli altri pensavano di me. Infatti il mio Programma si chiama Co-Dipendenti Anonimi. Ho cambiato diversi terapeuti ma sono sempre rimasta nel mio gruppo di codipendenti che mi hanno aiutato ad accettare me stessa. La paura, la vergogna, i sensi di colpa, la mia bassa autostima e la mia famiglia disfunzionale non l'avrei mai accettate senza il supporto dei miei amici in recupero e dei 12 Passi.

Nausicaa ha detto...

Personalmente credo che l'alcoolismo non sia una malattia, così come altre dipendenze. Credo che questo modo di pensare sia negativo, l'alcoolismo è una scelta come un'altra. Sentire una persona che non beve da vent'anni dire "Sono un'alcoolista" secondo me significa che quella persona non pensa ad altro che al bere, e si considera inguaribile, è come se vi dicessi " Non pensare agli elefanti rosa". A cosa pensate? Se chiedete a 10 persone quando han smesso di fumare e le reintervistate dopo qualche anno, state certi che chi ha risposto "Da tanto" difficilmente avrà ricominciato, mentre tra chi vi ha risposto elencando con precisione mesi, giorni ed ore, ci sarà chi lo ha fatto. Sono medico e ho pazienti alcoolisti ed ex-alcoolisti e la parola chiave è EX. Per AA non esistono EX. Nessuno dice "Sono un tubercoloso" o "Sono un malato di cancro" se è guarito, (e la possibilità di ricadute o recrudescenze esiste), perché l'alcoolista (termine che detesto) lo è fino alla morte? La frequentazione dei gruppi AA a vita non è un'altra dipendenza, un modo di far credere a queste persone che senza il supporto non potranno mai vivere? Opinione personale basata su esperienza.

Nausicaa ha detto...

il vero EX-ALCOOLISTA e sottolineo EX, è quello che può bere una birra o un Martini o un bicchiere di vino senza problemi o paura, non chi evita con terrore a vita l'aceto o le gocce di Valium in soluzione alcoolica.. sempre opinione personale. Non fumo da anni, ( come dipendenza) ma se mi fa piacere fumo una sigaretta e questo non mi fa assolutamente credere che riprenderò a fumare, e infatti non lo faccio. Finita la sigaretta, finito tutto.La prossima, magari tra anni. O mai. SCELTA: la parola chiave per me. Ma sarò IO a decidere, non i giorni o mesi della mia astinenza.Non sono una garanzia, basta guardare le percentuali di ricadute anche tra gli AA.

X ha detto...
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X ha detto...

Buongiorno,
Lei ritiene che si possa curare una dipendenza con un altra? Sarebbe come lavare il sangue col sangue! I gruppi A A e quelli Alanon si propongono come madre curante che ammalia con l'illusione di quella simbiosi altrimenti ricercata nella sostanza o in altro, in modo compulsivo. Questo non significa curare ma mantenere malati, una psicoterapia è un percorso liberante, che insegna a gestire l'angoscia e il vuoto, e finisce quando il paziente impara a stare sulle proprie gambe e non ha piu bisogno di essere malato e curato ma solo di vivere pienamente senza stampelle e secondo un etica personale...nessun terapeuta imporrebbe leggi, soprattutto quando bisogna riparare i danni fatti a causa della rigidità di chi ha imposto condizionamenti alla vita della persona. Sono state scritte infinite pagine su come gestire l'holding, su i fenomeni di trasfert e controtrasfert...tutto questo è ignorato in questi gruppi dove, anche a sottolineare una fanatica appartenenza, ci si dichiara cronicamente malati e aperti a condividere solo con chi ha la stessa dipendenza. Per la serie...nessuno può capire! Io, moglie, sa ero e sola sono, e quella reciprocità e condivisione che vorrei nel mio matrimonio ora sembra dover passare solo dalle opportunita date da questi gruppi, cioè, quando previsto da programma. Sono arrabbiata, AA sta distruggendo un lungo, doloroso, costoso lavoro fatto in analisi, analisi abbandonata davanti alla paura di crescere...sostituita con un luogo in cui non si fa altro che prendersi in giro da soli, il gruppo, che non svezza mai.
Non colludero', a costo di perdere mio marito, sedicente appartenente ad AA. Non mi sembra una scelta da codipendente bisognosa di sostegno, ma una scelta di chi per amore, vede e dice la verità.
Se di malattie dobbiamo parlare, parliamone con i medici....

X ha detto...
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Sento opportuno specificare che il mio post è finalizzato a rispondere a quello a firma: una psicologa. Inoltre mi concedo un'integrazione...quando dico sola ero e sola sono, intendo: prima c'era l'assenza per via dell'alcol, del gioco o di altro, ora c'è l'assenza per via del gruppo AA. Riunioni, chat ecc, di continuo. Allora se consideriamo il fatto che chi è assente è presente altrove...non si dovrebbe lavorare sul motivo che spinge ad essere altrove, forse è questa la malattia, curabile peraltro, e cio' richiede quel vero coraggio di guarire e di crescere che non credo venga sollecitato nei gruppi AA. Dove c'è un grave problema di dipendenza, difficilmente c'è coppia, illusorio pensare che frequentare alanon contribuisca a crearla, si alimenta solo una collusione malata, altro che aiuto! Accetto serenamente critiche

Anonimo ha detto...

Sono parzialmente in accordo con Nausicaa
parzialmente perché :
1) la "ricetta" di A.A. funziona eccome se si vuol smettere completamente di bere non c'è altra terapia che tenga
2) il percorso in A.A. come appunto dice Nausicaa comporta il rimanere un alcolista astinente ma bensì un alcolista non guarito
Detto questo ritengo giusto esprimere la mia come opinione anziché suggerimento, in quanto, ovviamente, ogni scelta deve essere dettata dal libero arbitrio.
Per quanto, posso dire che a fronte di un problema di abuso continuo la medicina ad effetto più istantaneo è sicuramente A.A. ... MA .. essa rappresenta solamente un palliativo, se vogliamo fare un paragone .. la differenza tra un analgesico ed un antibiotico.
Quindi, questo accade, si riconosce il problema, si entra in gruppo, lo si "sconfigge" solamente in parte, rimanendo, sì liberi dal bere, ma incatenati all'astinenza. Non a caso accade che ciò possa creare una sorta di campana di vetro, abbastanza fragile, che ad un certo punto potrebbe rompersi e far ricadere nel più brutto dei modi nel vizio.
La soluzione migliore sarebbe quella di un periodo di trapasso, ossia iniziale astinenza con poi reintegro del soggetto come normale bevitore sociale.
Il perché di questo intervento è dettato da esperienza diretta, dove ritengo che per anni si possa vivere in una sorta di privazione psicologica nascosta e ben camuffata dal benessere, ossia la parte razionale ci dice che stiamo andando bene perché seguiamo il programma MA nel inconscio si vive una sorta di privazione che innescata come una bomba ad orologeria ben presto si farà sentire.
Ribadisco il concetto opinionista e del libero arbitrio, ognuno faccia come meglio crede .. MA .. ritengo utile NON esimermi dal dettare questo mio parere. La migliore soluzione sarebbe un programma graduale di reintegro.
Auguri.

Anonimo ha detto...

Io non ho trovato nessun vantaggio.Se io ho un problema vorrei parlarne e non ascoltare altre persone sennza poter interloquire.Ho smesso grazie al mio psichiatra, che Dio me lo conservi.A.A sembra una setta.

Anonimo ha detto...

Molti anni fa in un Maurizio Costanzo Show sentii parlare di Alcolisti Anonimi e, quando più di 6 anni fa mi resi conto di aver un problema con l'alcol cercai su Google e partecipai ad una riunione. Ero convinta che lì avrei imparato a bere in modo responsabile e invece seppi che l'alcolismo è una malattia e che non era l'ultimo bicchiere a farmi male, ma il primo.....quello che mi faceva scattare la compulsione. Avevo provato in tanti modi a smettere senza alcun risultato, ogni mattina mi alzavo e dicevo : - oggi non lo tocco!!!-, ma la sera mi ripetevo :- ma dai un bicchiere che mi fa e due che mi fanno?. Appartengo alla categoria dei fortunati che hanno smesso sin dal primo giorno del mio ingresso in AA e, un giorno allo volta sono astinente da più di 6 anni. Frequento i gruppi 3 volte a settimana in genere, ma quando emotivamente non sto bene, anche di più. E non siamo assolutamente una setta, ci sono atei, agnostici, credenti.......siamo tutti li per lo stesso motivo : rimanere sobri ed aiutare altri alcolisti a raggiungere la sobrietà. Serene 24 ore

Unknown ha detto...

La dipendenza é una malattia e la negazione é il nocciolo duro di questa malattia. Continuiamo a tornare che funziona e di più ci sarà rivelato.

Unknown ha detto...

Un dipendente non può guarire ma può arrestare la malattia stando lontano dalla prima dose,quando ci rendiamo disponibili ad essere aiutati é perché iniziamo a credere che qualcuno possa farlo.

Unknown ha detto...

È un percorso di crescita il recupero, la pulizia é solo il punto di partenza. L'obiettivo é creare consapevolezza rispetto al fatto che non siamo soli di fronte a tutto questo

Unknown ha detto...

😂 Buona fortuna!

Anonimo ha detto...

Ho 15 anni. Sono nato con l'HIV, mia madre è morta a causa dell'infezione da HIV e mi rammarico perché non ho mai incontrato il dott. Itua, lui avrebbe potuto guarire mia mamma perché da madre single era molto difficile per mia madre mi sono imbattuto in parole guarenti online su come cura diverse malattie in diverse malattie come HIV / AIDS Herpes, Parkinson, Copd, Epilessia, herpes zoster, Mal di freddo, Infertilità, Sindrome di Fatichie croniche, Fibromialgia, Diabete Epatite anche Cancro Ero così eccitato ma spaventato allo stesso tempo perché Non ho mai visto questo articolo online, quindi ho contattato Dr Itua su Mail drituaherbalcenter@gmail.com. Ho anche chattato con lui su cosa è l'app +2348149277967 mi dice come funziona, quindi gli dico che voglio procedere lo ho pagato così rapidamente l'ufficio postale del Colorado Ricevo la mia medicina a base di erbe entro 4/5 giorni lavorativi mi ha dato linee di gilda da seguire e qui sto vivendo di nuovo in buona salute posso immaginare come dio usa gli uomini per manifestare le sue opere sto scrivendo in tutti gli articoli online per diffondere il dio lavoro di Dr Itua Herbal Medicine, è un grande uomo.

Anonimo ha detto...

din don dan don!
Manca un rintoooooocccoooo!!!!!
Spam spam spam spam!!!!!
Mr furbizia, lavati la bocca prima di parlare di certe cose per fare pubblicità a miracolose cure vergognosamente e palesemente truffaldine.
Fai rabbrividire e venire la nausea.
Sei del Colorado?
Remamber, what goes around comes around....

Unknown ha detto...

Lo mettono ovunque, neppure io capisco perché, forse un ateo non può guarire?

Anonimo ha detto...

Volevo ringraziare per questa discussione. Sono andata (da poco) a due riunioni di NA,dopo comunque aver già preso la decisione di non fare più uso. Il gruppo è di sostegno, propone un impegno serio nella vita (cosa che manca,generalmente, nella società e che senz'altro è concausa di molte dipendenze), mi sta facendo bene nel sostenermi a non usare, ma sento anche che richiederebbe una dedizione eccessiva,quindi tengo le distanze, e ha un che di catena di Sant'Antonio. Vorrei poter "usare" questo gruppo per quanto mi occorre senza esserne soggiogata,perché mi sembra che il pericolo sia questo.

Unknown ha detto...

Non inseriscono Dio ma qualunque potere superiore come vogliamo concepirlo è un passo verso l'umiltà tralasciando l'onnipotenza ad altri

Anonimo ha detto...

Ciao, come va adesso?

Anonimo ha detto...

Il potere superiore è. Ciò che non fa conto sul cervello o psiche deviata... per un ateo può essere il gruppo... io sono membro n.a

Anonimo ha detto...

Cioé senza dio non riesci a smettere di fumare?

Anonimo ha detto...

Buonasera una persona alcolista e tossicodipendente non potrà più bere neanche un goccio di qualsiasi tipo di alcol o di droga. È così perché ricadrà immediatamente e peggio di prima. Perché questa è una malattia subdola progressiva incurabile e mortale. Chi dice il contrario se la racconta anche se ognuno è libero di pensare quello che vuole


Non.esiste un ex alcolista..si è alcolisti per tutta la vita

Anonimo ha detto...

Sono un membro di n.a per potere superiore si intende i principi spirituali sponsor gruppo.. tutto ciò di esterno...

Anonimo ha detto...

Ma alla fine della fiera nella discussione c'e' il venditore di erba🤣🙏...

Anonimo ha detto...

È che non conviene a nessuno ammettere che le fratellanze dei 12 passi funzionano perché sono gratuite e se la gente si recupera è un problema perché c'è chi non ci può più guadagnare sopra. Io vengo da anni di psicoterapie di tutti i generi, ho preso psicofarmaci per 20 anni e non è servito a niente..ero.un relitto più dentro che fuori fi me..tanti sono dei cialtroni che sfruttano la sofferenza delle persone e in realtà non sanno nemmeno.di cosa parlano. Solo i gruppi mi hanno ridato una dignità e la voglia di vivere a 49 anni e a costo zero...questa è la mia verità

Anonimo ha detto...

È un programma spirituale aperto a tutti i credo del mondo..bisogna fare riferimento ad un qualcosa che non sia umano e più potente di me perché io sono un essere finito e limitato e con la mia sola volontà mi sono solo messa nei guai e ho sofferto tantissimo. Solo un.potere più grande di me mi può guarire

Anonimo ha detto...

Mi permetto di dire che chi non accetta il secondo passo e di conseguenza il terzo potrà si non bere e o non usare ma sarà astinente e non sobrio e c'è una bella differenza ..lo so perché sono stata con una persona che non usava ne beveva più ma che non lavorando il programma era comunque un alcolista e un tossico nei comportamenti e quindi non è proprio come chi.cerca di mettere in pratica tutti i passi e in tutti gli ambiti della propria vita

Anonimo ha detto...

Aa è una delle cose più belle che ho conosciuto nella mia vita..