11 ottobre 2005

Depressione 1. Introduzione

La depressione è uno dei disturbi psicologici più studiati. L'enorme mole di letteratura scientifica riguardo l'evoluzione della depressione ci aiuta a capire come si sviluppa, quanto è comune, come colpisce le persone e cose serve per superarla. Ecco alcune delle cose che siamo arrivati a sapere riguardo la depressione.

La depressione:
  • chiamata anche "depressione maggiore" o "depressione unipolare", NON è la stessa cosa del "disturbo bipolare", chiamato anche "disturbo maniaco-depressivo", anche se entrambi appartenenti ai disturbi dell'umore.
  • è il disturbo dell'umore più comune al mondo.
  • è attualmente la quarta causa di disabilità (dopo problemi cardio-vascolari, cancro e incidenti automobilistici) secondo l'Organizzazione Mondiale per la Salute; le previsioni indicano che nel 2020 sarà la seconda causa di disabilità.
  • NON è dovuta solo a fattori biologici, nonostante la credenza troppo diffusa che sia il risultato di un "cattivo corredo genetico" o di uno "squilibrio chimico" al cervello.
  • è causata da molti fattori, alcuni biologici, altri sociali, altri ancora psicologici; non è causata da un solo fattore o evento.
  • è in aumento in ogni fascia d'età, ma più comunemente nella fascia fra i 25 e i 45 anni.
  • è in aumento più rapido fra bambini e adolescenti.
  • viene trasmessa da genitori depressi ai propri figli in larga parte attraverso il modo di interagire.
  • è contagiosa, non in senso virale, ma in senso sociale; "l'umore" è contagioso.
  • è diagnosticata più spesso nelle donne che negli uomini e in alcune culture più che in altre.
  • è vissuta in modo differente da invididuo a individuo, sebbene vi siano molte caratteristiche comuni (segni e sintomi).
  • è complicata dalla presenza di problemi coesistenti, ad es. l'ansia.
  • risponde positivamente a buone terapie che enfatizzano lo sviluppo attivo di nuove abilità.
  • è più probabile che vi siano ricadute se non adeguatamente trattata.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sbaglio però o alcune delle cose citate non sono applicate da molti psicologi (o citati tali)?


Il punto cmq che credo sia, almeno per la mia prospettiva, degno di maggiore nota è quello riguardante la "propagazione dell'umore".

Peraltro, ci sarebbe molto da dire in merito a questo singolo punto (come agli altri)...

Roberto Blarasin ha detto...

E' vero, fra la ricerca e l'applicazione clinica vi possono essere dei gap. L'aggiornamento è importantissimo. Poi è presente un fenomeno noto ai filosofi e agli scienziati già da molto tempo: "Se la teoria non concorda con i fatti, tanto peggio per i fatti!" La psicologia è piena di teorie che cercano di difendere il proprio territorio e a volte (come in politica) ciò va a scapito del cittadino.
Per quanto riguarda i singoli punti, vedrò di approfondirli piano piano.