Dolore cronico, Diagnosi e terapia
La lesione dei nervi periferici attiva le cellule del midollo spinale chiamate microglia. Ma come fanno tali cellule a causare il dolore cronico che ne consegue? Sembra che esse rilascino una piccola proteina che interrompe la normale inibizione del segnale “dolore”.
Si chiama Fattore Neurotrofico Derivato del Cervello (BDNF). La scoperta potrebbe rappresentare un punto di svolta per diagnosi e cure dell'allodinia, percezione di un dolore dovuto a uno stimolo di per sè non doloroso.
Di norma sentiamo dolore in seguito a stimoli precisi sul nostro corpo. Gli stimoli dolorosi sono trasferiti da nervi periferici a nervi del midollo spinale che a loro volta li trasmettono al cervello, nei centri del dolore. Ma nei pazienti questa trasmissione è alterata, per cui ai centri del dolore arriva 'notizia' di stimoli che di per sè non sono affatto dolorosi. In questa alterazione intervengono cellule del sistema nervoso diverse dai neuroni, quelle che compongono la microglia. Ma i ricercatori finora non conoscevano i passaggi di questa trasmissione aberrante.
Il dolore cronico ha elevati costi sanitari e sociali e mancano tecniche diagnostiche precise, ciò che di fatto rende impossibile classificare il grado di malattia del paziente che lamenta dolore. Ma da oggi si potrà usare come riferimento la presenza di BDNF o altre molecole che si scopriranno coinvolte nella comunicazione tra microglia e nervi spinali. E' un bel passo in avanti.
Fonte: Nature, A Painful Factor
15 dicembre 2005
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1 commenti:
Essendo affetta da dolore cronico ho letto attentamente l'articolo. In concreto nei reparti di TERAPIA DEL DOLORE come viene utilizzata questa scoperta?Visto che per il mio dolore ne ho provati tanti, non mi è mai stata fatta unesame per verifivare il BDNF.
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