Dialogando con Maurizio Costanzo, Francesco Cossiga dichiara la sua convinzione che "l'innamoramento è una nevrosi". In questi giorni mi è stato chiesto un parere in merito. Ho risposto che NON sono d'accordo. Sono molte le ragioni per le quali non sono d'accordo, ma qui non vorrei parlare delle mie obiezioni, bensì delle obiezioni della comunità scientifica.
Come forse qualcuno di voi sa, la prestigiosa Harvard University assegna ogni anno i prestigiosi premi igNobel (che si pronuncia come "ignoble" ovvero ignobile, disonorevole). Ebbene, nell'albo d'oro degli igNobel, cioè delle peggiori ricerche dell'anno, compare anche un prestigioso psichiatra italiano, Giovanni Cassano, che nel 2000 ricevette il riconoscimento per aver scoperto che, dal punto di vista biochimico, l'innamoramento è identico ai disordini compulsivo-ossessivi. La ricerca si intitola "This Thing They Call Love" (Questa cosa chiamata amore) ed è registrata negli Annali delle Ricerche Improbabili.
Credo di non dover aggiungere altro.
Il board degli IgNobel cura anche un blog molto interessante, in cui potrete trovare le ricerche che prima fanno ridere, poi fanno pensare: Improbable Research.
roberto blarasin
psicologo
psicoBlogo
05 ottobre 2005
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
...forse, è solo che qualcuno non si è mai "innamorato", quanto piuttosto "innevrosato" (concedimi il neologismo!) :)
Eh già, credo proprio che tu abbia ragione! :) In più, oggi i neologismi sono proprio in tema... (vedi ultimo post).
Bhè al mio ragazzo le faccio venire spesso le nevrosi, ma da qui a generalizzare...
Posta un commento