Un nuovo studio mostra che i momenti di ozio potrebbero essere cruciali per l’apprendimento. Il cervello riattiva le sequenze comportamentali nell'ippocampo durante lo stato di veglia.
L’ipotesi nasce da neuroscienziati che hanno studiato il cervello di alcuni topolini che esplorano un ambiente nuovo: il cervello dei topi “rivedrebbe” (replay) il percorso al contrario (come il rewind del videoregistratore) quando l’animale fa una breve pausa per riposare.
Mentre i topi si muovono nel percorso, alcuni neuroni dell’ippocampo si attivano in una sequenza specifica (in risposta al passaggio di un animale in un certo punto dello spazio). La scoperta è che, durante il riposo, le stesse cellule si riattivavano al contrario e con maggiore velocità. Tale “replay” coinciderebbe con la dopamina rilasciata nel cervello quando l’animale trova il cibo e potrebbe servire a rafforzare la memoria di quel percorso che ha portato al cibo.
La scoperta potrebbe provare che i momenti di riposo fra un’attività a un’altra sono cruciali per l’apprendimento. Già si sa che chi fa una breve pausa fa una prova di apprendimento e un’altra apprende più velocemente. Interrompere queste pause potrebbe essere un errore.
La sequenza di attivazione dei neuroni, inoltre, si presenta durante il sonno, ma nella stessa sequenza (non al contrario). Questa potrebbe essere una seconda fase di consolidamento dell’apprendimento, della memoria. Abbiamo già segnalato, infatti, che il sonno favorisce l’apprendimento.
Fonte: David Foster and Matthew Wilson working at the Massachusetts Institute of Technology in Cambridge: Reverse replay of behavioural sequences in hippocampal place cells during the awake state (Nature).
13 febbraio 2006
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