In psicopatologia significa discordanza o scissione. In senso generale va intesa come lo scollamento tra entità psichiche, le quali “normalmente” sono collegate, in modo da dare al soggetto o a chi lo ascolta o lo osserva l’impressione della continuità, della congruenza, della comprensibilità e della ragionevolezza dei comportamenti che ne derivano.
Lo scollegamento può riguardare:
- Il corso delle associazioni
- Il linguaggio
- Il contenuto ideativi e la sua risonanza emotivo-affettiva
- Le sequenze di atti
- Il contenuto di una preposizione e il modo in cui la si dice
- Le tendenze pulsionali
- Le manifestazioni della volontà
Ad esempio, il contenuto di una idea può essere espresso in modo discordante (un tema persecutorio può essere espresso con euforia fatua e senza che il comportamento del soggetto sia coerente con il tema).
Nella schizofrenia la dissociazione è intesa come la mancanza di coesione, di concordanza, di coerenza tra le varie funzioni mentali. Essa colpisce il soggetto nella capacità di autodominio, di autoconduzione teleonomica (finalizzata) delle proprie funzioni mentali.
Per la psicoanalisi la scissione delle funzioni psichiche è la conseguenza della scissione dell’io, che contemporaneamente opera una scissione dei significati delle persone o degli oggetti con cui è in relazione.
Ad esempio, una persona adulta e “normale” si abitua, con atteggiamenti realistici, a discriminare, a correlare e a tollerare nelle persone, nelle cose e in molti avvenimenti, la parte buona, piacevole e attraente, dalla parte cattiva. Per la persona psicotica (come per il bambino molto piccolo) tutto è irrimediabilmente o totalmente buono, attraente in maniera idealizzata e sproporzionata, o totalmente cattivo e repellente.
Per sapere cosa significa il termine dissociazione in ipnosi, cliccate sul link: Dissociazione ipnotica.
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