
Secondo l'Aba, l'Associazione per lo studio e la ricerca sull'anoressia e la bulimia, tale campagna contro l'anoressia fa solo male alle persone affette da questa malattia. "Con quell'immagine si rischia l'effetto emulazione", ha detto Fabiola De Clercq, presidente dell'associazione. "Vedendo quelle foto, nessuna anoressica si vedrà brutta, ma penserà: ecco quella è più magra di me".
Io vorrei far notare che tale campagna non aiuta a fare chiarezza sui disturbi dell'alimentazione. Essa non tiene per niente conto, ad esempio, di tutta una fascia di ragazze, che soffrono di un disturbo dell'alimentazione, che non sono magre in modo così manifesto, ma che comunque rischiano la vita a causa delle condotte di eliminazione (ad es. il vomito più volte al giorno per mantere stabile il peso dopo le abbuffate). Da ciò derivano delle serie complicanze da un punto di vista cardiovascolare, come ben spiegato in questo articolo: Disturbi alimentari e complicanze cardiovascolari.