11 gennaio 2006

Percezione del volto e orientamento sessuale

Di tutte le capacità visive dell’uomo, quella che riguarda il riconoscimento dei volti è una delle più sviluppate. Studi condotti con tecniche di visualizzazione cerebrale hanno mostrato il coinvolgimento, oltre che della corteccia visiva, anche dell’amigdala e dell’insula, dove sono elaborate le espressioni facciali, e della corteccia prefrontale. Il riconoscimento appare infatti modulato da molti fattori cognitivi: dalla familiarità, all’attenzione, dalla memoria agli stati emotivi. Inoltre, la comunicazione sociale richiede un’accurata “lettura facciale” delle intenzioni dell’altro individuo, soprattutto quando può essere in vista l’identificazione di un possibile partner sessuale.

Secondo uno studio recente, nonostante la maggioranza dei circuiti cerebrali sia attivata sempre in modo uguale, il genere della persona osservata determina una differenza nelle reazioni in due aree cerebrali specifiche: il talamo e la corteccia orbitofrontale, collegata alle proprie preferenze sessuali. In quelle aree, donne eterosessuali e uomini omosessuali esibiscono una più marcata reattività all’osservazione di visi maschili, mentre lo stesso effetto è provocato da facce femminili negli uomini eterosessuali e nelle donne omosessuali.

Articolo in inglese: Current Biology (via Le Scienze)

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