31 maggio 2006

Bambini iperattivi: primi studi su un farmaco già ampiamente usato, il Ritalin

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo
Corso Cavour 137, Macerata
Tel. 0733.291271

Compaiono ora i primi studi sulla farmacocinetica del metilfenidato.

Usato da parecchi anni nelle sindromi da Deficit dell'Attenzione e Iperattività (ADHD), si cerca ora di comprenderne i meccanismi del suo funzionamento. Ecco un resoconto sintetico degli studi in questione: LeScienze.

22 maggio 2006

Depressione, previsione dell'OMS per il 2020

La notizia è riportata oggi sul sito del Corriere della Sera: Depressione. L'informazione che viene data, però, punta soltanto sulla cura farmacologica. Questo fa venire il dubbio che la pressione delle case farmaceutiche sia forte. Esprimo questo dubbio perché i risultati delle ricerche scientifiche mostrano come la psicoterapia sia un fattore importante per la guarigione e la prevenzione delle ricadute, ma di ciò i media parlano poco. La psicoterapia, inoltre, insegna una migliora gestione del rapporto con se stessi e della propria vita, cosa che i farmaci non permettono affatto.

14 aprile 2006

Salute mentale e benessere economico

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo
Corso Cavour 137, Macerata

La salute mentale è parte integrante della qualità della vita; ma quanto il benessere economico influisce sulla mentale? E quanto, viceversa, la salute mentale influisce sul benessere economico? La relazione, infatti, si muove in entrambe le direzioni: come spiega l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nel 2020 la depressione sarà la prima causa di perdita economica (oggi è la quinta).
E’ importante che inizi un dibattito fra le differenti parti politiche al riguardo. Un’intervista pubblicata sul pensiero scientifico l’altro ieri tocca proprio questo tema: Etica, Salute, Equità. L’intervista fa perno sulla esigenza di protezione della popolazione; sarebbe interessante conoscere anche il parere di altre parte politiche, per una buona modulazione della dialettica protezione-modernizzazione.

12 aprile 2006

Autismo: ipotesi sul meccanismo di funzionamento dell'attenzione ai volti

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo
Corso Cavour 137, Macerata

Institute of Cognitive Neuroscience, University College of London. La risonanza magnetica funzionale (fMRI) in soggetti con diagnosi di autismo (autism spectrum disorders, ASD) mostra che in tali soggetti il prestare attenzione ai volti non stimola il normale incremento dell’attività cerebrale; e che il problema non sarebbe nella regione cerebrale deputata a tale attività, bensì nel collegamento fra tale regione cerebrale e quelle che controllano l’attenzione (le regioni frontale e parietale).

05 aprile 2006

Disturbo da Deficienza Motivazionale: una provocazione

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo, Macerata, Corso Cavour 137

Yahoo News riporta la notizia della scoperta del “Disturbo da deficienza motivazionale”:

“(…) nome clinico della pigrizia estrema, coniato da un gruppo di neuroscienziati di alto profilo della University of Newcastle (Australia). Questo tremendo male colpirebbe un australiano su cinque e sarebbe caratterizzato da un’opprimente e debilitante apatia (più o meno ciò che proviamo tutti ogni mattina quando suona la sveglia). Secondo Leth Argos, neurologo del team che ha individuato il disturbo, questa patologia sarebbe diagnosticabile combinando una tomografia a emissione positronica con un test motivazionale. Questo disturbo sarebbe fortemente sottovalutato e poco trattato, sempre secondo gli scienziati australiani, infatti potrebbe essere letale: si riduce anche la motivazione a respirare. Ma non c’è da preoccuparsi: una piccola compagnia biotech, di cui Argos è consulente, sta concludendo gli studi su “Indolebant”, un fantastico farmaco che rappresenta il trattamento migliore per questo disturbo. “Indolebant è efficace e ben tollerato. Un giovane che non riusciva ad alzarsi dal divano, ora lavora come consulente di investimenti a Sidney”, racconta il neurologo. (…)
Fonte: Moynihan R. Scientist find new disease: motivational deficiency disorder. BMJ 2006; 332:745”
E’ evidente che si tratta di una provocazione del British Medical Journal ( Leth Argos = Letargo :) ) rivolta alla case farmaceutiche, le quali creano malattie per vendere prodotti.

Anoressia: squilibrio ormonale e appetito

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo
Macerata, Corso Cavour 137

Il peptide YY è un ormone che l’intestino rilascia a fine pasto in quantità proporzionale a quanto abbiamo mangiato: maggiore è il contenuto calorico del pasto, maggiore la quantità di peptide YY rilasciata. Nelle ragazze anoressiche i livelli di peptide YY sono più alti del normale; inoltre, quando le ragazze anoressiche riacquistano un po’ di peso, i livelli di peptide YY si abbassano bruscamente. Queste alterazioni della concentrazione di peptide YY rispetto alla norma rispecchiano le anomalie nella regolazione dell’appetito delle ragazze anoressiche.

N.B.: Questa misurazione non ci dice affatto se l’eccesso di peptide YY sia una causa o una conseguenza della malattia, come hanno ammesso gli stessi ricercatori statunitensi.

Fonte: Elevated Peptide YY Levels in Adolescent Girls with Anorexia Nervosa, Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism

04 aprile 2006

Sindrome di Uner Tan: Uomini quadrupedi

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo
Corso Cavour 137, Macerata



Una anomalia genetica li spinge a camminare a quattro zampe. Oppure si tratta di ritardo mentale?
Ecco il video: gli uomini quadrupedi

Il Corriere della sera del 7 marzo dà la notizia della “sindrome di Uner Tan”. Massimo Piattelli Palmarini si pronuncia in modo prudente.

Oggi il Corriere pubblica un retroscena umano e scientifico diverso da quello presentato finora. Gli inviati di «Newton» sono andati in Turchia per incontrare i protagonisti della vicenda: La vera storia degli uomini quadrupedi.

Psicologia Macerata: Facilitare la lettura attraverso i feed

Psicoblog (Psicologia Macerata) inserisce l'icona per i feed :)



Finalmente anche io ho inserito l'icona per i feed di Psicoblog, per facilitare la lettura tramite un aggregatore di feed, tipo sharpreader e feedreader.

Dr. Roberto Blarasin,
Psicologo,
Corso Cavour 137, Macerata.

Ancora pregiudizi sulla capacità cognitive femminili

Dr. Roberto Blarasin, Psicologo Macerata

La Sapienza di Roma ha organizzato un ciclo di conferenze sulle differenze cerebrali fra uomo e donna. La conclusione: le differenze ci sono (studi scientifici di genetica, biologia molecolare e cellulare, neuroimaging) ma non influiscono sulle capacità cognitive: "Il cervello maschile e quello femminile presentano lievi differenze strutturali, ma soprattutto rispondono diversamente all'azione di alcune molecole, principalmente gli ormoni", dice Bentivoglio. "Gli ormoni sessuali sono molecole potenti che agiscono sul sistema nervoso. Certamente influiscono sul comportamento emotivo e affettivo, e in parte lo regolano".

Il pregiudizio sulle ridotte capacità cognitive delle donne è ancora presente. Lawrence Summers, rettore dell'Università di Harvard, è stato licenziato per la sua convinzione che le donne fossero inferiori nelle materie scientifiche, in particolare in matematica.

Avevamo pubblicato un articolo al riguardo: uomini e donne sono meno differenti di quanto si creda.

31 marzo 2006

Terapia farmacologica per pazienti depressi: dati aggiornati marzo 2006

Dr. Roberto Blarasin, Psicologo, Macerata

I risultati del più ampio studio statunitense sulla (sola) terapia farmacologica per la depressione mostrano che:
1) 1 paziente depresso su 3, fra quelli che precedentemente non avevano avuto sollievo dai sintomi assumendo farmaci antidepressivi (per un periodo di 14 settimane), ha una remissione completa dei sintomi assumendo un farmaco in più (dopo un periodo di altre 14 settimane);
2) 1 paziente su 4 ha una remissione variando farmaco antidepressivo (dopo un periodo di altre 14 settimane).

Nel primo caso, dopo il trattamento iniziale con citalopram, farmaco antidepressivo SSRI (agisce selettivamente sulla serotonina), i due farmaci aggiunti hanno avuto effetto simile nonostante le differenze nei loro meccanismi d’azione: bupropione (che agisce sulla dopamina) e buspirone (ansiolitico con debole potenziale antidepressivo).

Anche nel secondo caso, contrariamente a ciò che le ricerche precedenti suggerivano, dopo il trattamento iniziale con citalopram, i 3 farmaci usati successivamente avevano lo stesso effetto, nonostante le differenze nei meccanismi di funzionamento: sertralina (Zoloft, SSRI), bupropione, venlafaxina (Efexor, agisce sulla serotonina e sulla noradrenalina).

Secondo i ricercato, lo studio non consente di confrontare la strategia dell’aggiunta e quella della sostituzione. Inoltre, non sono ancora stati condotti studi relativi a chi non trova giovamento neanche nel secondo stadio della terapia farmacologia.

National Institutes of Mental Health: New Strategies Help Depressed Patients Become Symptom-Free
STAR*D (Sequenced Treatment Alternatives to Relieve Depression)

Intelligenza e cervello: sviluppo corticale

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo Macerata



I giovani con un alto Quoziente Intellettivo presentano una corteccia cerebrale che si trasforma più velocemente della norma, diventando o più spessa o più sottile (secondo le scansioni effettuate con la risonanza magnetica funzionale, fMRI).

La corteccia cerebrale, soprattutto quella prefrontale, raggiunge la massima velocità di ispessimento durante l’infanzia, e raggiunge il massimo spessore più tardi rispetto ai coetanei con QI più basso. Ciò indica una finestra di sviluppo dei circuiti nervosi, relativi al pensiero di alto livello, più ampia. L'assottigliamento inizia durante la tarda adolescenza, probabilmente per l’indebolimento delle connessioni neurali non utilizzate (cioè per l'ottimizzazione del funzionamento).

Una conclusione, quindi, è che le persone con un QI più alto non hanno necessariamente un cervello di dimensioni maggiori; la differenza può essere nel modo in cui il cervello si sviluppa.

National Institutes of Mental Health: Cortex Matures Faster in Youth with Highest IQ

29 marzo 2006

Apprendimento e attenzione: nuovi studi nelle neuroscienze

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo, Macerata

Apprendimento e attenzione. Ciò che apprendiamo ora può influenzare la nostra attenzione immediatamente successiva. Il nostro cervello continua a elaborare al meglio ciò che abbiamo imparato e di renderlo facilmente accessibile alla memoria futura. Gli studi neuroscientifici in questi campi possono molto utili anche per la psicoterapia e l’ipnosi, in particolare per la nuova ipnosi o ipnosi ericksoniana.

Link: Apprendimento durante la veglia.

Neomamme: la salute a 5 settimane dal parto

Secondo gli Annals of Family Medicine, le neomamme hanno bisogno di riposo e assistenza almeno nelle prime cinque settimane seguenti la nascita. A risentire di più della gravidanza sono le donne sottoposte a taglio cesareo e quelle che allattano.
Tra i sintomi più comuni lamentati da tutte le neomamme ci sono fatica (64 per cento), mancanza di energie e riposo al risveglio (50 per cento), disagio al seno (60 per cento) ridotto desiderio sessuale (52 per cento). Le mamme che hanno partorito con taglio cesareo lamentano inoltre dolore e non ristabilimento delle complete funzioni fisiche dall’operazione. L’allattamento invece è associato a fatica, dolore al seno, mal di schiena, costipazione ed emorroidi.

Uno studio pubblicato BMC Psychiatry mostra che, oltre alla depressione post-partum, la donna deve fare i conti con ansia e stress: una neomamma su dieci soffre di ansia e stress dopo il parto anche senza depressione.

Fonti:
McGovern P et al. Postpartum Health of Employed Mothers 5 Weeks After Childbirth. Annals of Family Medicine 2006.
Miller RL et al. Anxiety and stress in the postpartum: there more to postnatal distress than depression? BMC Psychiatry 2006.

Dr. Roberto Blarasin
Psicologo, Macerata

28 marzo 2006

Convegno sull'ipnosi a Macerata: rassegna stampa

22.03.2006
GoMarche
CONVEGNO A MACERATA: L'IPNOSI AIUTA LO SPORT?
Come migliorare i risultati delle attività sportive con l'ipnosi e con altre forme di allenamento mentale? A spiegarlo sarà il dottor Roberto Blarasin venerdì 24 marzo alle ore 21,00 presso la sala teatro dei Salesiani di Macerata.

23.03.2006
Corriere Adriatico
L’appuntamento a cura della Robur
Convegno su ipnosi e sport

24.03.2006
Il Resto del Carlino
Convegno “L’ipnosi nello sport”
Ne parla Blarasin al teatro dei Salesiani

27 marzo 2006

Imparare a parlare: iniziamo a 10 mesi

I bambini cominciano ad ascoltare e a imparare le prime parole fin dall’età di 10 mesi, ma apprendono solo le parole che designano gli oggetti che sono di interesse per loro, non per colui che parla.

“Ciò che abbiamo rilevato è che lo sperimentatore può guardare un oggetto, prenderlo in mano, e anche muoverlo, ma il bambino naturalmente assume che la parola che proferite sia associata al loro oggetto di interesse, e non all’oggetto verso il quale voi mostrate interesse”, ha spiegato Leftkowitz, docente di psicologia e direttore dell’Infant Lab della Temple University.

Fonte: LeScienze.

24 marzo 2006

L'etica della professione medica nel mercato della ricerca

Indagini e proposte sui rapporti fra medicina e industria farmaceutica.

I valori portanti della professione medica sono integrità, compassione, altruismo e competenza, secondo l’editoriale del Canadian Medical Association Journal; ma come è cambiata la professione medica negli ultimi anni?
La tradizionale figura del medico guardiano delle tradizioni, fortemente ispirato dall’esperienza accumulata sul campo, saggio e ottimo confidente è stata sostituita dal medico specializzato, continuamente aggiornato, ottimo scienziato, ma poco empatico rispetto al paziente. Il medico è anche un manager di se stesso e delle sue ricerche, perché l’ambizione è recuperare fondi per svolgere il proprio lavoro ed eccellere. I fondi sono privati e questo può anteporre i profitti alla salute della popolazione.

Cosa suggerisce l’American Board of Internal Medicine (ABIM) e l’Institute of Medicine (IoM): ad es. l’abolizione di regali ai medici da parte dell’industria; l’abolizione dei campioni di medicinali offerti in omaggio ai medici ed agli ambulatori, servono solo per innescare prescrizioni di farmaci nuovi che valgono meno di quelli tradizionali; i medici e i farmacisti che decidono quali farmaci utilizzare all’interno dei reparti ospedalieri non possono avere alcun rapporto con l’industria.

Fonte: Is medicine still a profession. CMAJ 2006;176:743.
Via: IlPensiero.it

22 marzo 2006

Ripensare la Salute delle Donne


Medicina di genere: valorizzare le differenze per una prevenzione e una cura su misura

Il Journal of the American Medical Association dedica il numero di questa settimana alla salute delle donne. Cinque anni fa la stessa rivista aveva, tra le prime, lanciato l’idea di promuovere ricerche sulla salute al femminile incitando i ricercatori a sottoporre articoli alla rivista. Da allora ad oggi alla rivista sono giunti 412 manoscritti in merito a ricerche condotte esclusivamente sulle donne.
La medicina ha sempre cercato di porsi, sia nella teoria che nella pratica, in modo neutrale rispetto al genere riconoscendo una specificità alle donne solo in relazione alla riproduzione, cosa che in passato ha contribuito alla costruzione del paradigma dell’inferiorità biologica e “naturale” delle donne.
Nell’editoriale Richard Grass illustra e commenta gli articoli pubblicati sull’ultimo numero della rivista sostenendo che i maggiori progressi nella ricerca, nella diagnosi e nella cura sono stati fatti nei confronti del cancro al seno, la più comune forma di carcinoma nelle donne seguita dal cancro ai polmoni (vedi anche Le donne vogliono sapere)
Vi è ancora poca attenzione invece riguardo alla salute cardiovascolare delle donne, tanto che anche nello stesso editoriale Grass ribadisce l’importanza di campagne di sensibilizzazione quali quella promossa ormai annualmente dall’American Heart Association: “Go Red for Women”.
La salute della donna, si legge nell’editoriale, è fondamentale perché essa ha implicazioni dirette anche su quella della famiglia (leggi anche “Donne e salute”, “Donne e depressione”).

Fonte: Women’s Health- advances in knowledge and understanding. JAMA 2006;295:1448-51

Efexor e farmaci generici

Nei report della Top Ten dei farmaci più venduti al mondo si legge:
Analizzando le vendite, si notano diversi farmaci da un miliardo di dollari e rotti, ma pochi sono i veri block-buster, al punto che il decimo farmaco in classifica – l’antidepressivo Efexor della Wyeth – vende “solo” per 3,8 miliardi di dollari. Il che significa che per quanto i nuovi medicinali siano efficaci ed abbiano successo, non riescono a ripianare il buco lasciato da quelli stravenduti, ma ormai passati tra i generici.

Chissà quanti farmaci generici vengono venduti!

Fonte: YahooNews
Psicologia Macerata

21 marzo 2006

ADHD: il blog di Douglas Cootey

La mente “scheggiata” di Douglas Cootey
ADHD: Superare disturbi neurologici con l’umorismo e l’atteggiamento giusto.

Un interessante blog in inglese per approfondire il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività dalla prospettiva di chi ne soffre e ha imparato a conviverci. Non troverete “ricette di pronta guarigione”; per fortuna trovate brillanti riflessioni personali, individualmente valide, senza alcuna pretesa di universalità.

Link: The Splindered Mind

Movimento, concentrazione, apprendimento

Ricercatori dell’Università di Chicago affermano che una gestualità spontanea (anche la ripetizione spontanea dei movimenti e degli atteggiamenti dell’insegnante), da parte di alunni delle elementari, ha un impatto positivo sull’apprendimento (della matematica, nella ricerca in questione); sia attraverso un’ottimizzazione della memoria necessaria per risolvere il problema, sia fornendo un’immagine supportata da un’azione che aiuta a comprendere e ricordare la lezione.
Un certo tipo di movimento può facilitare, invece che ostacolare, la concentrazione e l’apprendimento. Immobili è peggio.
Mi viene da pensare ai grandi pensatori Einstein e Darwin, il primo mentre suona il violino e il secondo mentre percorre a piedi il solito percorso; entrambi per favorire il pensiero.

Fonte: Journal of Cognition and Development