31 marzo 2006

Terapia farmacologica per pazienti depressi: dati aggiornati marzo 2006

Dr. Roberto Blarasin, Psicologo, Macerata

I risultati del più ampio studio statunitense sulla (sola) terapia farmacologica per la depressione mostrano che:
1) 1 paziente depresso su 3, fra quelli che precedentemente non avevano avuto sollievo dai sintomi assumendo farmaci antidepressivi (per un periodo di 14 settimane), ha una remissione completa dei sintomi assumendo un farmaco in più (dopo un periodo di altre 14 settimane);
2) 1 paziente su 4 ha una remissione variando farmaco antidepressivo (dopo un periodo di altre 14 settimane).

Nel primo caso, dopo il trattamento iniziale con citalopram, farmaco antidepressivo SSRI (agisce selettivamente sulla serotonina), i due farmaci aggiunti hanno avuto effetto simile nonostante le differenze nei loro meccanismi d’azione: bupropione (che agisce sulla dopamina) e buspirone (ansiolitico con debole potenziale antidepressivo).

Anche nel secondo caso, contrariamente a ciò che le ricerche precedenti suggerivano, dopo il trattamento iniziale con citalopram, i 3 farmaci usati successivamente avevano lo stesso effetto, nonostante le differenze nei meccanismi di funzionamento: sertralina (Zoloft, SSRI), bupropione, venlafaxina (Efexor, agisce sulla serotonina e sulla noradrenalina).

Secondo i ricercato, lo studio non consente di confrontare la strategia dell’aggiunta e quella della sostituzione. Inoltre, non sono ancora stati condotti studi relativi a chi non trova giovamento neanche nel secondo stadio della terapia farmacologia.

National Institutes of Mental Health: New Strategies Help Depressed Patients Become Symptom-Free
STAR*D (Sequenced Treatment Alternatives to Relieve Depression)

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