07 febbraio 2006

Stress cronico e Sindrome metabolica

Lo stress cronico al lavoro e la sindrome metabolica: uno studio condotto dal Department of Epidemiology and Public Health, University College London

Sindrome metabolica: quali obiettivi? Il primo obiettivo – fondamentale – è ridurre le cause sottostanti (obesità e inattività fisica). La riduzione del peso è un intervento di primo grado. Una regolare attività fisica è una componente di routine nel controllo della sindrome metabolica.
Questi obiettivi mostrano quanto possa essere importante una terapia incentrata sul controllo delle abitudini disfunzionali e sulla promozione di nuove abitudini salutari. Abbiamo già considerato l’importanza dell’esercizio fisico moderato come abitudine “salvavita”: Move for Health.

Sappiamo anche che lo stress nel luogo di lavoro è associato alle patologie cardiache coronariche; sappiamo anche che la sindrome metabolica è correlata alle differenti condizioni sociali. Lo studio che riportiamo oggi dimostra, inoltre, che lo stress cronico (al lavoro ad esempio) è un fattore di rischio importante per la sindrome metabolica. Lo studio fornisce evidenze circa la plausibilità biologica di un legame fra stressors (fattori di stress) psicosociali quotidiani e malattia cardiaca. Sono state studiate 10308 persone, fra i 35 e i 55 anni, nei loro luoghi di lavoro, per un periodo di 14 anni. I risultati mostrano un relazione fra l’esposizione a stress di lavoro per 14 anni e il rischio di sindrome metabolica, indipendentemente da altri fattori di rischio. Gli impiegati stressati hanno presentato una probabilità di gran lunga maggiore (più del doppio) di sviluppare la sindrome metabolica rispetto ai colleghi non esposti a stress cronico.

Fonte: Department of Epidemiology and Public Health, University College London

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